L'Iran è l'unico Paese terzo - oltre a Armenia e Azerbaijan - a confinare con la zona del conflitto in Nagorno Karabakh. E lungo quel confine non vuole nessuna forza di peacekeeping internazionale. Un'analisi
Secondo l'analista Gegam Bagdasaryan, "più si parla di guerra e meno la si fa". I frequenti riferimenti ad un intervento bellico dell'Azerbaijan in Nagorno Karabakh sarebbero a suo avviso mirati ad ottenere vantaggi nei negoziati. Ma continuano gli incidenti sulla linea di contatto e il pericolo di guerra rimane concreto
Moschee, minareti, cimiteri... nei territori controllati dal governo indipendentista del Nagorno Karabakh vi sono numerosi monumenti di tradizione islamica, spesso al centro di polemiche politiche. Le autorità locali hanno devoluto piccoli fondi alla preservazione di alcuni di questi
L'unico aeroporto del Nagorno Karabakh dovrebbe riprendere il prossimo maggio i collegamenti con Yerevan. L'aeroporto, chiuso dai primi anni '90, era stato l'unico punto di contatto con il mondo esterno per gli abitanti della regione durante il conflitto con l'Azerbaijan
Esperti e giornalisti provenienti da varie parti del Caucaso del sud, inclusi territori de facto indipendenti come Abkhazia, Ossezia del Sud e Nagorno Karabakh, dicono la loro sulle prospettive di integrazione nell'Ue. Considerando l'ipotesi di un percorso comune caucasico
Sono molto attive nel fare pressioni a livello internazionale per richiedere il riconoscimento del genocidio degli armeni. Meno per l'indipendenza del Karabakh. Il complesso rapporto tra associazioni della diaspora armena e Karabakh, visto da Stepanakert
Una "tregua" tra i media di Azerbaijan, Armenia e Nagorno Karabakh. L'invito arriva da Gegam Bagdasaryan, direttore del Press Club di Stepanakert e corrispondente di Osservatorio. Per contribuire ad un dialogo di pace a 16 anni dal cessate il fuoco che nel 1994 pose fine al conflitto armato in Nagorno Karabakh
È iniziata la campagna elettorale per le elezioni parlamentari che si terranno il 23 maggio in Nagorno Karabakh. Con una peculiarità: tutti i partiti che prenderanno parte al voto sostengono un'unica piattaforma politica
International organisations, both governmental and non-governmental, find it difficult to co-operate with NGOs in Nagorno Karabakh because its de facto independence is not recognised at the international level. These are some of the difficulties facing civil society in a territory not officially recognised
I problemi della libertà di stampa, le tutele legislative e la dura realtà dei fatti in un territorio non riconosciuto, dove la retorica della guerra è ancora molto diffusa, e la diffusione di internet è molto limitata
Moschee, minareti, cimiteri... nei territori controllati dal governo indipendentista del Nagorno Karabakh vi sono numerosi monumenti di tradizione islamica, spesso al centro di polemiche politiche. Le autorità locali hanno devoluto piccoli fondi alla preservazione di alcuni di questi
The slogans of Perestroika, hopes, war. Difficulties and small advantages in creating democratic institutions in a country not recognised on an international level. Twenty years of changes in Stepanakert
All'inizio di settembre a Bruxelles la società civile del Caucaso ha discusso di "UE e conflitto in Nagorno Karabakh", in un incontro organizzato dalla Commissione europea. Il resoconto del nostro corrispondente
Panorami da favola, offerte culturali, natura incontaminata e condizioni di relativa stabilità hanno portato ad un aumento del turismo in Nagorno Karabakh dove le agenzie promuovono pacchetti "vacanze a prezzo accessibile"
L'amministrazione de facto del Nagorno-Karabakh ha dato inizio a un ambizioso progetto di costruzione di centrali idroelettriche, con la convinzione che indipendenza energetica, economica e politica siano strettamente correlate
Il difficile percorso della democrazia in Karabakh è ostacolato dalla posizione controproducente della comunità internazionale e dalla paura di un nuovo conflitto. Ma sembra stia per iniziare una nuova fase di dibattito politico
Dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo, ed il riconoscimento russo dell'indipendenza di Abkhazia ed Ossezia del Sud, in Karabakh si è avuta la sensazione di essersi lasciati sfuggire qualcosa di importante